Nell'ultimo di una serie di convegni svolti in Piemonte e aventi il filo conduttore delle memorie disperse, memorie salvate il tentativo di restituire voce e fisionomia alle donne "sommerse" della Storia. Dallo scavo in archivi pubblici e privati, carte familiari, diari e documenti amministrativi, emergono figure spesso sconosciute o dimenticate, ma capaci di dar vita a un affresco novecentesco di straordinaria complessità. Donne borghesi, nobili, contadine, orfane, fotografe, partigiane, politiche, ostetriche, prostitute riacquistano il loro ruolo di protagoniste in un confronto che ha espresso la necessità di rintracciare e salvaguardare la memoria femminile, nelle sue numerose declinazioni.

Nel saggio di Gianluca Cinelli tre autori a confronto sul complesso tema della libertà: Nuto Revelli, la libertà del partigiano orgogliosamente difesa con l'arma in pugno; Primo Levi, l'esperienza estrema del deportato razziale privato di qualsiasi diritto; Mario Rigoni Stern, le prigionie del militare e la scelta di resistere in solitudine.

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