Chi siamo
Attività di ricerca
L'intero gruppo del personale e dei
collaboratori dell'Istituto ha lavorato in
questi ultimi sei mesi veramente all'unisono
per far fronte a un rinnovato impegno
interno e alle crescenti domande del
territorio. In questo senso è, forse, la sezione
didattica ad aver avuto più richieste
e sollecitazioni, imponendo una allargata
presenza sulle realtà locali della provincia
e su tutte le tematiche della storia
contemporanea (vedasi specifica descrizione
in questa rubrica). L'aumento degli
impegni è anche stato reso possibile dal
distacco per un anno in Istituto di due
giovani che stanno svolgendo il loro Servizio
Civile, Luisa De Prosperis e Stefano
Orcellet.
Comunque, tra le nostre molteplici
iniziative e le richieste esterne, abbiamo
- ancora una volta - constatato la centralità
dell'Istituto, come biblioteca, come
archivio, come ente cultuale che offre i
suoi servizi al pubblico e diffonde le sue
pubblicazioni relative alla storia locale.
Il 2019, poi, è anno di molteplici anniversari
che inducono a celebrazioni, a
ricostruzioni per le quali sono richiesti i
documenti e gli operatori dell'Istituto.
Il FAI (Fondo Ambientale Italiano)
ha richiesto il nostro aiuto per la sua annuale
ricorrenza, dedicata per l'occasione
alla visita degli edifici in stile "razionalista"
di Cuneo. Sono tornate utili le
fotografie e il saggio di Cristina Bollano
e Paolo Peano, L'architettura eclettica del
ventennio, apparsi sulla nostra pubblicazione
Novecento a Cuneo. Studi sull'ottavo
secolo della città, (a cura di M. Calandri e M. Cordero), Torino, Edizioni
Gruppo Abele, 2000.
Una iniziativa a favore di sette comuni
delle Langhe, messa in cantiere nel
2017 insieme all'ANPI di Alba, ha visto
la sua conclusione con la stampa dell'opuscolo
Al di là e al di qua della Pedaggera…
Sette comuni dal fascismo alla democrazia.
L'opuscolo è stato stampato in
migliaia di copie per essere distribuito
nelle scuole di Alba e dei comuni interessati,
oltreché fra il pubblico. Si tratta di
una breve rassegna riguardante i comuni
di Neive, Benevello, Castino, Lequio
Berria, Monforte d'Aba, Somano, Bossolasco,
con una prefazione di Michele Calandri
a nome del nostro Istituto e dell'ANPI
di Alba. L'opuscolo ha una funzione
di informazione quasi turistica e di
memoria per le ultime generazioni, è riccamente
illustrato e con una chiara cartina
geografica. È stato "tirato" in 1500
copie e sarà distribuito a cura dell'ANPI
di Alba.
Il parroco di Valdieri, don Alberto,
con i suoi parrocchiani, ha deciso di ripristinare
architettonicamente e anche
da un punto di vista ambientale, il santuario
di Madonna del Colletto. Dopo
una partecipata assemblea, è stato assegnato
a Michele Calandri, il compito di
fornire una scheda storica sul comune e
sul santuario ove, il 12 settembre 1943, si
formò il primo gruppo partigiano "Italia
Libera" che diede poi origine alle formazioni
Giustizia e Libertà. Nella scheda si
è ricordato il ruolo della famiglia Bianco
nella Resistenza e il protagonismo dei
valdieresi nel soccorrere gli ebrei stranieri
giunti da Saint-Martin Vésubie.
L'architetto Mina di Fossano, incaricato
di preparare il progetto per il monumento
agli alpini in quella città, ha consultato
a tal proposito la nostra fototeca.
Adriana Muncinelli è stata incaricata
di seguire come esperta di storia della
Shoah, il progetto del Memoriale-museo
di Borgo San Dalmazzo che sarà collocato
nell'ex chiesetta di Sant'Anna, nei
pressi della stazione ferroviaria da dove
partirono per Auschwitz, il 21 novembre
1943, gli ebrei giunti da Saint-Martin Vésubie.
Le ricerche appassionate di Tonino
Robotti di Garessio, sui deportati dalla
valle Tanaro a Kahla, ci hanno indotto ad
una revisione dei caduti schedati in Vite
Spezzate. I 15510 morti nella guerra 1940-
45. Un censimento in provincia di Cuneo.
Pur essendo il censimento preciso per il
98% dei dati, tuttavia ci capita di tanto
in tanto di scoprire nuovi nomi di caduti
o loro riferimenti anagrafici. Questo è avvenuto,
per esempio, riguardo ai deportati
ebrei di Borgo S. Dalmazzo, per i
quali le ultime ricerche di Adriana Muncinelli
hanno permesso di aggiornare il
numero di quanti si sono salvati dalla deportazione.
All'inizio dell'anno, Michele
Calandri ha potuto anche sbobinare l'ultima
testimonianza dei cuneesi deportati,
raccolta negli anni Settanta: quella del
maresciallo Diego Verardo. Rimane sempre
il suo impegno per pubblicare queste
testimonianze e tutte le schede biografiche
raccolte, ancora di recente, con
l'aiuto di molti comuni specie della provincia
e del professor Angelo Baudana di
Serravalle Langhe.
Il presidente dell'Istituto, Sergio
Soave, ha preso parte a convegni come: il
16 gennaio a Saluzzo su Storia d'Italia e
Resistenza; il 6 maggio, sempre a Saluzzo,
su impresa sociale e valori della Resistenza;
il 22 maggio a Cuneo, per iniziativa
degli ordini professionali, su Leggi
razziali e ordini professionali; a iniziative
didattiche, il 10 febbraio a Savigliano,
sulle foibe; l'11 maggio alla inaugurazione
della scuola di Polonghera; il 18
maggio al concorso scolastico del Lyons
di Cuneo e Savona; ha svolto discorsi ufficiali
per le varie feste istituzionali: il 1
aprile a Mondovì, per ricordare Giuseppe
Cordero Lanza di Montezemolo e
Salvo d'Acquisto; il 13 aprile la commemorazione
del partigiano Valdo Fusi a
Palazzo Cisterna a Torino; il 24 aprile il
discorso ufficiale prima della fiaccolata
di Verzuolo; il discorso ufficiale del 25
aprile a Dronero; quello del 26 aprile al
Teatro civico di Busca su Resistenza e
Costituzione.
Il presidente, con il consigliere d'amministrazione
Tito Musso e l'archivista,
Marco Ruzzi, hanno inoltre proposto alla
Banca Alpi Marittime pubblicazioni su
temi economici interessanti il territorio
di Carrù, con l'utilizzo del ricco fondo
dell'EPT conservato nel nostro Istituto.
Hanno anche fatto visita alla Fondazione
CRCN, sempre nella speranza di avere
qualche finanziamento necessario al nostro
lavoro di ricerca.
Michele Calandri ha partecipato il 28
gennaio a Ceva alla proiezione di un filmato
per il "giorno della memoria"; ha
presentato il volume Con la guerra in
casa, il 20 febbraio, all'Associazione Nazionale
Educatori Benemeriti con Marco
Ruzzi; alla stessa associazione, con Remo
Schellino, è stato proiettato il documentario
Avevamo vent'anni e il 29 aprile a
Cervasca, su iniziativa del comune.
Il 16 aprile, a Fossano, si è ottenuto
un buon successo nel locale carcere e
nelle scuole, il mattino con Gigi Garelli e
il pomeriggio con Livio Berardo, che ha
magnificamente illustrato il suo Le loro
prigioni. Antifascisti nel carcere di Fossano.
La sera del 24 aprile, prima della tradizionale
e partecipatissima fiaccolata, ha
tenuto il discorso ufficiale Maurizio Landini,
segretario generale della CGIL, indicato
dal nostro Istituto. La sera del 25
aprile, al teatro Toselli, l'Accademia teatrale
guidata da Chiara Giordanengo, ha
recitato Heimat, sulla deportazione degli
ebrei rinchiusi nel campo di raccolta di
Borgo S. Dalmazzo.
Sono venuti in Istituto, il 26 aprile,
Luigi e Pietro Guastamacchia, parenti
della famiglia Ventre e, tramite Pinella,
dei Bianco. Risiedono rispettivamente in
Umbria e a Berlino. Hanno voluto rendersi
conto del nostro lavoro e della memoria
che coltiviamo anche della loro famiglia.
D'ora in poi manterranno con noi
un legame tramite soprattutto la nostra
rivista «Il presente e la storia».
A proposito del nostro semestrale,
sempre più spesso riceviamo richieste di
numeri arretrati, facendoci supporre un
interesse non passeggero per i suoi contenuti
di cui si scopre la validità e l'utilità
storica.
ATTIVITÀ CULTURALI E DI RICERCA
L'imponente mole di iniziative e la
qualità delle stesse, sono dovute al rilancio
dell'Istituto grazie anche a un lascito
di Alessandra e Alberto Bianco, dopo parecchi
anni di lesina per l'irrisorio finanziamento
da parte di enti pubblici e fondazioni
bancarie. Grazie al mecenatismo
dei Bianco (l'Istituto è intestato al loro
più illustre componente, l'avvocato
Dante Livio già comandante regionale
delle Formazioni "Giustizia e Libertà" e
Alberto, già comandante della III Divisione
G.L., è stato nostro vice-presidente
negli anni Novanta del secolo scorso), gli
esecutori testamentari (Francesco Frascarolo,
Beppe Migliore 􀀀 già deceduto 􀀀
, Stefano Narici e soprattutto Nicola
Mori), hanno potuto disporre in base al
testamento di Alessandra di una cifra cospicua
a nostro favore, con il solo impegno
di scrivere una storia che comprenda
le vicende sia della I che della III Divisione
"Giustizia e Libertà". Nessun vincolo,
poi, a spendere i proventi rimasti
nelle attività e nelle ricerche del nostro
Istituto.
È terminata, almeno nella parte preventivata,
la raccolta di video testimonianze
di protagonisti o di persone coinvolte
nei movimenti del '68. Assommano
a circa 25 e saranno presto utilizzate per
un documentario da realizzarsi con il regista
Remo Schellino sulla rivolta degli
studenti nella nostra provincia.
Da tempo Michele Calandri è in contatto
con il colonnello Enzo Errani, promotore
della biblioteca e centro culturale
intestato a Mario Giovana in Mombasiglio.
Poiché ricorre quest'anno il decimo
anniversario dalla morte di Giovana, nostro
fecondo collaboratore, abbiamo deciso
di dedicargli un convegno da tenersi
proprio a Mombasiglio il 26 ottobre
prossimo.
Questo, per il momento, è il programma
che intendiamo svolgere:
Centro Culturale "Mario Giovana"
Convegno: Mario Giovana: un politico fuori
dal coro; uno storico non accademico.
Ore 9,30: saluti di autorità e organizzatori
Ore 10: Marco Ruzzi (archivista e
ricercatore dell'Istituto storico della
Resistenza di Cuneo): Mario Giovana
partigiano nel Cuneese;
Ore 10,30: Chiara Colombini (dell'Istituto
storico della Resistenza di Torino): Il
dopoguerra: militanza nel Partito d'Azione,
impegno nel giornalismo; la storia da lui
scritta sul "Movimento Giustizia e Libertà";
Ore 11,00: Learco Andalò: La militanza nel
movimento di Valdo Magnani e Aldo Cucchi;
Ore 11,30: Giorgio Canestri (già deputato
del PSIUP e già direttore dell'Istituto
storico della Resistenza e della società
contemporanea di Alessandria): Dalla
sinistra del Partito Socialista allo Psiup;
Ore 12,00: Aldo Agosti (dell'Università di
Torino): Mario Giovana nel Partito socialista
di Unità proletaria;
Ore 12,30: Giovanni Carpinelli,
(dell'Università di Torino): Gli anni
dell'antifascismo militante,
dell'anticolonialismo (I figli del sole; Algeria
anno settimo), dell'antifranchismo;
Pausa pranzo
Ore 15,00: Sergio Soave (Presidente
dell'Istituto storico della Resistenza di
Cuneo): Mario Giovana biografo di Gino
Demarchi: una testimonianza;
Ore 15,15: Mario Renosio (direttore
dell'Istituto storico della Resistenza di Asti):
La biografia intellettuale di M. Giovana
attraverso la sua biblioteca donata all'Istituto
storico della Resistenza di Asti;
Ore 15,45: Gianni Oliva (storico, già
assessore alla cultura della Regione
Piemonte): Mario Giovana storico: Resistenza
e società civile contadina;
Ore 16,15: Angelo d'Orsi (università di
Torino): Mario Giovana storico militante;
Ore 16,45: Mimmo Franzinelli (Fondazione
Rossi-Salvemini, Firenze), Mario Giovana.
Una testimonianza;
Ore 17,00: le collaborazioni di Mario
Giovana all'Istituto Gramsci, al Centro
Gobetti, all'Istituto storico della Resistenza
di Cuneo; dibattito.
Rimangono da precisare: i titoli definitivi
e la presenza di ogni relatore (alcuni
manderanno solo scritti); la partecipazione
di Sergio Dalmasso, di Antonio
Gibelli che vorrebbe seguire i lavori; la
possibilità di stampare il libro inedito di
Giovana, Valdo Magnani e l'Unione Socialisti
Indipendenti. Un comunista tra
eresia e fedeltà; la possibilità di fornire,
almeno per la pubblicazione degli atti,
una bibliografia degli innumerevoli
scritti di Mario Giovana; di inserire un
accenno almeno sul lavoro svolto da
Mario Giovana con il Gramsci torinese,
con il Gobetti, con altri enti storici e culturali,
come l'Istituto storico della Resistenza
di Cuneo. Quest'ultimo si impegna
a stampare gli atti del convegno su
un numero monografico del proprio semestrale
«Il presente e la storia»; pertanto
si chiede a tutti i relatori di fornire
il testo scritto del proprio intervento.
Il 16 marzo, su iniziativa di Mauro
Uberti e del comune di Pamparato, si è
svolta una rievocazione della battaglia
partigiana di Valle Casotto (13-17 marzo
1944). Vi hanno portato saluti e contributi
i rappresentanti dell'ANPI di Cuneo
(Ughetta Biancotto), di Mondovì (Stefano
Casarino), il prof. Ernesto Billò, il
partigiano Franco Luigi Motta e altri. Ha
presieduto il giornalista monregalese
Marco Giraudo e ha tenuto la relazione
storica Michele Calandri.
Sono seguite numerose e importanti
testimonianze, tra cui quelle di Ugo Robaldo,
Giacinto Baldracco, Rita Borgna e
dello stesso Mauro Uberti.
Il Consiglio di Amministrazione ha
deciso di sostenere la ricerca di Tommaso
Salzotti (vice-presidente) che ha
raccolto i dati di oltre 20.000 combattenti
della provincia di Cuneo nelle
guerre del Risorgimento, dal 1821 al
1870. Si costruirà un file di schede personali
con tutti i dati anagrafici e sociologici,
dal quale poter ricavare una fotografia
complessiva della provincia in quegli
anni e usufruirne per la ricerca storica
sulla partecipazione alle lotte per l'Unità
d'Italia.
Su invito dell'ingegnere Edoardo
Gautier, messosi in contatto con l'Istituto
tramite il professor Bonanate, dell'Università
di Torino, Michele Calandri è
stato presente alla premiazione del prestigioso
Premio Nazionale Cherasco Storia,
di cui - tra l'altro - fu apprezzatissimo
consulente Gianni Perona. In questa
occasione si è convenuto, con l'ingegner
Gautier e il professor Bruno Taricco,
di preparare per l'anno prossimo
un convegno sulla storia di Cherasco
"dalla prima alla seconda guerra mondiale",
da svolgersi sotto l'egida del comune
e del nostro Istituto.
Il ricercatore Gianluca Cinelli ha
portato a termine un volume su Nuto Revelli
il cui titolo dovrebbe essere Il paese
dimenticato. Nuto Revelli e la crisi della
campagna povera.
Sollecitati da Vittorio Dentis, industriale
di Fossano, grato per essere stato
allevato da una coppia di Bagnasco, è
partita l'iniziava per porre una lapide a
ricordo del terribile eccidio di civili, bruciati
nella loro casa in frazione Strette di
Bagnasco il 22 agosto 1944. Questo il
testo della lapide dettata dal direttore,
Gigi Garelli:
In queste terre
dove la guerra spenta da secoli
venne riaccesa dalla protervia
del nazifascismo
non ci fu scampo per militari e civili.
Qui
il 22 agosto 1944
soldati della Wermacht
trucidarono con barbara ferocia
sei vite innocenti
CANAVESE Adelaide - 9 anni
CANAVESE Clotilde
23.08.1921 - 23 anni
CANAVESE Giovanni
08.04.1887 - 56 anni
CANAVESE Marco Giovanni
10.06.1942 - 2 anni
CANAVESE Marisa Silvana
22.05.1944 - 3 mesi
CORTE Michele
23.02.1895 - 49 anni
Che la memoria di tanto orrore sia monito
alle coscienze per un futuro di pace
La lapide sarà inaugurata con una significativa
cerimonia il prossimo 1 settembre.
In questi stessi mesi, il comune di
Cuneo veniva sollecitato a porre un'altra
lapide sotto la quinta arcata del viadotto
ferroviario e stradale sul fiume Stura
"Marcello Soleri". Si tratta, anche qui, di
ricordare in modo imperituro una immotivata,
feroce esecuzione, di sei ebrei stranieri
innocenti, detenuti nelle carceri di
Cuneo con un civile e un comandante
partigiano. L'esecuzione si svolgeva per
puro odio razziale e rabbia da parte dei
nazifascisti che stavano abbandonando la
città, alla vigilia della liberazione. Ecco il
testo, parimenti dettato da Gigi Garelli:
Sconfitti e cacciati dal popolo insorto,
il 26 aprile 1945 i nazifascisti in
fuga infliggevano alla Città un ultimo
atto di spregio uccidendo barbaramente
sotto le arcate di questo ponte otto innocenti,
di cui sei ebrei, tratti dalle carceri.
APPELBAUM Armand Moise Herz
(VARSAVIA - 11.9.1901)
FUTTERMANN Bernard
(VARSAVIA - 3.3.1903)
FUTTERMANN Marcel
(PARIGI - 15.10.1927)
JOSEPH Georges
(LUSSEMBURGO - 19.9.1924)
KORBEL Hugo
(VIENNA - 5.9.1894)
SCHWARZ Siegfried
(VIENNA - 15.10.1902)
GIORDANO Biagio Michele
(CUNEO - 26.4.1924)
TERRAZZANI Francesco
(POLA - 15.10.1892)
Cuneo non dimentica.
Si pensa di inaugurare la lapide nella
prima settimana del prossimo settembre.