Il Comune di Verzuolo, in collaborazione con il nostro Istituto, celebra la #giornatadellamemoria con un evento online: dalle ore 15 di martedì 26 gennaio verrà ripercorso l'arrivo degli ebrei in fuga da Saint-Martin-Vésubie in valle Gesso e a Borgo San Dalmazzo, avvenuto tra il 9 e il 13 settembre 1943, quando nella località francese arrivarono i tedeschi.
Alle ore 14 di giovedì 3 dicembre, nell'anniversario dell'assassinio di Duccio Galimberti, il professor Michele Calandri, già direttore dell'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo e direttore della rivista «Il Presente e la Storia», lo ricorderà su Wikiradio (RAI Radio 3).
Si informa che in ragione di quanto disposto dall'ultimo DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, l'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo "D.L. Bianco" rimarrà chiuso al pubblico fino al 3 dicembre p.v. o comunque sino a nuove disposizioni.
Per ogni richiesta urgente è possibile contattare il personale dell'Istituto allo 0171.444830 o all'indirizzo di posta elettronica direttore@istitutoresistenzacuneo.it
"La nota personale è evidente, spiccatissima: prima ancora che sotto il segno dell'idea o di qualcos'altro, la banda di Boves si presenta sotto il segno di quelle dinamiche, ardimentose e spericolate personalità che scorrazzavano su rombanti automezzi, sempre primi nelle imprese più arrischiate." Scrive Dante Livio Bianco nel 1955 a proposito delle prime bande partigiane in provincia di Cuneo. Proprio la valutazione che fa uno dei principali protagonisti della Resistenza italiana dà il titolo al libro "Sempre primi nelle imprese più arrischiate - Sabotaggi e colpi di mano delle prime bande partigiane in provincia di Cuneo" (ed. Il Picconiere/Biblioteca Popolare Rebeldies, Cuneo, 2020) di Lele Odiardo che verrà presentato venerdi 11 settembre presso la Casa del Quartiere Donatello di Cuneo alle ore 17,30.
L'autore prende in considerazione il periodo che va dall'8 settembre 1943 all'aprile 1944, la fase cosiddetta "spontaneista", "ribellistica" della Resistenza privilegiando le testimonianze in prima persona dei protagonisti, tratte da diari e fonti d'archivio poco note, per costruire una narrazione che vuole essere il racconto appassionato di quei mesi e, allo stesso tempo, spunto di riflessione per chi vuole avvicinarsi oggi a fatti ormai lontani nel tempo. "Per certi versi la Resistenza è il prodotto dell'incontro tra appartenenti a varie classi sociali - studenti, ex militari, operai, contadini, fuoriusciti politici, impiegati - e sarebbe sbagliato negare la presenza di elementi borderline, i quali, specie nei primi tempi, sono fondamentali per dare la giusta carica di determinazione: sono personaggi temuti, poco amati ma molto ammirati per il coraggio e la capacità di entrare con assoluta naturalezza nella profondità dell'esistenza partigiana…" scrive Marco Ruzzi nella prefazione al libro.
Arricchiscono il volume un ricco apparato di note e gli allegati che contengono i primi numeri de "Il Combattente", organo delle Brigate Garibaldine, e di "Quelli della Montagna" delle bande Italia Libera con il testo originale della canzone "Pietà l'è Morta" scritta da Nuto Revelli.
Lele Odiardo è antifascista, appassionato di storie e microstorie, Marco Ruzzi è archivista e ricercatore presso l'Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo "D.L. Bianco". La grafica è a cura di Marco Bailone e Antonio Odiardo.
In occasione della presentazione cuneese, introdurrà Lia Bruna di Ora e Sempre, dialogheranno con l'autore Gigi Garelli e Marco Ruzzi dell'Istituto Storico della Resistenza di Cuneo. A seguire rinfresco e intervento musicale del coro Le Barricate.
Le Barricate nascono nel 2015 dall'incontro di sei giovani donne accomunate dalla passione per il canto popolare. Nel suo percorso fino ad oggi il gruppo ha attinto a un repertorio di canzoni provenienti da diversi filoni del canto sociale, fra cui quello politico, del lavoro e delle due guerre mondiali e si è sperimentato nella scrittura di nuovi canti ispirati alla memoria storica e alle contraddizioni del presente.
L'evento è organizzato dall'Istituto della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo "D.L. Bianco", si ringraziano Casa del Quartiere Donatello e Associazione Ora e Sempre.
Ingresso libero.
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