Memoria delle Alpi
Mondovì

La comunità ebraica di Mondovì
e le leggi razziali

All'entrata in vigore delle leggi razziali, a Mondovì risiedevano 11 ebrei. La Comunità ebraica monregalese aveva alle spalle una tradizione molto antica di integrazione che, col tempo, si era trasformata in assimilazione, come dimostravano le numerose famiglie miste, i cui figli erano cresciuti chi nell'una chi nell'altra religione.
Questa situazione di rapporti segnati da tolleranza e rispetto reciproci è spazzata via dalle leggi razziali: l'esiguo gruppo ebraico viene sistematicamente perseguitato, senza che ciò susciti alcuna pubblica dimostrazione di protesta o di solidarietà.
Nel settembre la professoressa Delfina Ortona, insegnante di lettere al Ginnasio cittadino, viene licenziata.
La famiglia Bassani perderà dopo pochi mesi il controllo dell' acciaieria di cui era contitolare.
Il dottor Marco Levi, amministratore delegato e comproprietario delle Ceramiche Besio, fu costretto a cedere le sue azioni e la gestione dell'azienda a soci non ebrei.
Moise Levi mise in liquidazione la sua Banca, che fu assorbita dalla banca di Novara.
La Confederazione fascista degli industriali non solo non si oppone alle misure, ma è essa stessa a segnalare al prefetto gli imprenditori ebrei da colpire.
In seguito allo scoppio della guerra, a Mondovì si concentrano numerosi sfollati ebrei, la cui presenza ed i cui spostamenti sono meticolosamente controllati dal commissario prefettizio il quale si affretta, dopo l'occupazione tedesca, a consegnarne gli elenchi al comandante della piazza Schmidt.
La percezione del pericolo incombente induce alla fuga gli ebrei monregalesi non appena viene diffuso per radio l'ordine del loro internamento. Fortunatamente essi trovano tutti rifugio e protezione grazie all'aiuto di coraggiosi "giusti", laici e religiosi.
Solo la professoressa Delfina Ortona fu internata nel campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo, da dove, il 15 febbraio 1944, fu deportata a Fossoli e poi ad Auschwitz, dove fu uccisa all'arrivo.

Testi: Adriana Muncinelli